Lezioni private

Vittorio Sgarbi

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    SCHEDA LIBRO:
    AUTORE: Vittorio Sgarbi
    TITOLO: Lezioni private
    EDITORE: Mondadori
    COLLANA: Ingrandimenti
    PAGINE: 166
    EURO: € 15,00
    ISBN: 978-8804411727
    Fomato Kindle: € --

    TRAMA:
    La copertina di questo libro riproduce un‟opera cara a Sgarbi: la Biblioteca musicale, conservata nel Museo Bibliografico Musicale di Bologna. Si tratta delle ante di uno scaffale che Giuseppe Maria Crespi ha decorato dipingendovi l‟architettura e i volumi di una libreria. E‟ una metafora senza tempo del pensiero, un‟allusione al godimento spirituale della letteratura in una natura morta dentro la quale, come scrive Sgarbi, «ci sono oggetti silenti, inerti, fermi… che servono a distrarre dalla vita quotidiana e a riportare nella dimensione più alta, che è quella del pensiero». Questa immagine – che accanto a una libreria di volumi «veri» costituiva la scenografia del programma televisivo Lezioni private – riassume perfettamente il contenuto del libro: il ritorno alla riflessione sul significato dell‟arte, alla «condivisione» dei valori e dei piaceri dell‟arte attraverso l‟analisi delle opere di alcuni grandi scrittori e poeti. È un ritorno atteso dal pubblico di Vittorio Sgarbi. In molti, infatti, gli hanno scritto chiedendo «perché non torna a parlare di quadri, a parlare di poesia, di cultura?». Un invito che Sgarbi ha accolto volentieri. Nelle Lezioni televisive – «private» in quanto confidenziali, selettive, destinate a un pubblico che le sceglieva e le sapeva apprezzare – e nel libro che ora le raccoglie, parla di arte, di poesia, di letteratura in modo tutt‟altro che accademico, mantenendo anzi intatta quell‟attenzione costante alle vicende della nostra quotidianità che contraddistingue il suo focoso impegno polemico e politico. E così troviamo in questo libro riflessioni sulla vicenda della Bosnia filtrate attraverso l‟analisi della figura di Adelchi, assieme a quelle sulla poesia notturna delle canzoni di Fred Buscaglione; l‟intrico più che mai attuale tra politico e giudiziario esemplificato nella vicenda di un poeta del Settecento, Tommaso Crudeli; l‟inquietudine del giovane Holden che, di fronte alla retorica pedagogia del suo professore, si chiede dove mai andranno a finire le anitre quando i laghi gelano. E tutto con la sua riconosciuta capacità di divulgazione, con la sua sensibilità per l‟arte e per la vita; perché, come Sgarbi stesso indica, «l‟arte coincide con la vita, la poesia è dentro di noi».
     
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